giovedì 3 dicembre 2009

Morti sul lavoro:incidenti o omicidi?

Sono 490 le morti sul lavoro nel primo semestre del 2009 (dati inail).
Seppure in calo del 12,2% si tratta sempre di 490 persone morte,490 vite spezzate,490 famiglie distrutte e molti bambini rimasti senza un padre o una madre,insomma,un bollettino di guerra.
C'è da chiedersi quante di queste morti si sarebbero potute evitare,quante sono dovute alla mancanza del rispetto delle norme antinfortunistiche.
Emblematico è il caso della Thissenkrupp dove un incendio uccise sette persone:nessuno potè aiutarli,gli estintori erano scarichi.
Come mai in italia il mancato rispetto delle norme antinfortunistiche non è reato?
Come mai i datori di lavoro che non rispettano queste norme non vengono perseguiti,se non dopo un grave incidente?
Forse perchè ,a volte,pagano le tasse?come se pagando le tasse acquisissero la licenza di uccidere.
Questi assassini impuniti continuano a proliferare nel nostro paese lasciando alle loro spalle una scia di morti e di tragedie,molte volte annunciate.
I politici non fanno niente per fermare questa strage,diventando così complici di questi omicidi.
Ormai è chiaro il valore che questa gente dà alla vita dei lavoratori:euro 1200 al mese.in italia per questa somma un datore di lavoro può uccidere i suoi dipendenti.
Ma questo è un paese civile!?

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