mercoledì 12 ottobre 2011

Porre fine al fenomeno mafioso

La mafia,come tutti sappiamo,è uno dei più gravi problemi che affligge il nostro paese da ormai molto tempo,tanto da far pensare a molti che non si potrà mai sconfiggere.
Innanzitutto diciamo che la mafia non è delinquenza comune,è,per cosi dire ,una delinquenza "speciale" e come tale abbisogna di leggi speciali per essere combattuta.
Una delle mosse migliori sarebbe eliminare il ricambio generazionale,affidando i figli minorenni dei mafiosi ai servizi sociali,garantendo oltretutto a questi un infanzia e una formazione di valori sicuramente migliori che all'interno di un nucleo familiare mafioso.
Un altra legge speciale che servirebbe è l'eliminazione della prescrizione per i reati di mafia,compreso il concorso esterno in associazione mafiosa,bisogna inoltre inasprire le pene per questo tipo di reato,in quanto chi agevola la mafia si rende complice dei reati commessi da essa.
Queste leggi e altre di questo tipo garantirebbero due conseguenze,una maggiore difficoltà di ricambio generazionale da parte della mafia e un rischio maggiore per chi la agevola,facendo terra bruciata attorno alle organizzazioni mafiose.

mercoledì 8 giugno 2011

Referendum:perchè votare si per dire no al nucleare

I giorni 12 e 13 Giugno saremo chiamati al voto su quattro importanti quesiti referendari,uno dei quali sull'utilizzo delle centrali nucleari nel nostro paese. Tutti sappiamo i rischi insiti nella tecnologia nucleare,sopratutto in un paese ad alto rischio sismico come l'Italia,come dimostra il recente tragico incidente di Fukushima in Giappone. Ma proviamo comunque a fare un discorso prettamente economico.Per costruire una centrale nucleare servono 10 anni,altri 10 ne servono solo per rientrare dei costi di costruzione,in tutto fa la bellezza di 20 anni,20 lunghissimi anni solo per essere a pari.
Un importante elemento per un analisi obiettiva sulla convenienza o meno del ricorso all'energia nucleare è quindi il tempo,dobbiamo pensare ai passi in avanti che le energie rinnovabili faranno nei prossimi 20 anni,tenendo conto di questo fattore appare evidente a chiunque quanto sia sconveniente puntare sull'energia nucleare,ci troveremmo con una tecnologia che ,neanche rientrata dei costi,sarebbe già obsoleta.
Quindi,non solo il nucleare comporta i rischi tremendi che sappiamo,ma non è neanche conveniente da un punto di vista economico.
L'unico motivo per cui alcune persone sono favorevoli al nucleare è il mero interesse economico che si cela dietro alla costruzione delle centrali,ecco perchè il 12 e 13 Giugno è importante andare a votare SI per dire no al nucleare.

mercoledì 29 settembre 2010

Se questa è democrazia

Tutti conosciamo il significato della parola democrazia,spesso però si associa la democrazia alle libere elezioni,ma è davvero questo l'unico parametro per valutare se viviamo in un paese democratico?
la storia,come spesso accade,ci può dare lo spunto per rispondere a questa domanda,Hitler prese il potere tramite libere elezioni ma è definito un dittatore in tutti i libri di storia.
Per capire se viviamo in un paese democratico bisogna prendere in esame altri parametri,viviamo in un paese dove le stesse persone stanno al potere per vent'anni,si passano i ruoli di padre in figlio come ai tempi dei re,detengono l'informazione e la manipolano,con alcuni giornali che sembrano avere le stesse finalità che aveva la gestapo,distruggere gli avversari politici,anche se con metodi diversi.
viviamo in un paese dove i potenti godono di un immunità quasi totale,con molti di loro ancora al loro posto,nonostante membri della p2 o collusi con la mafia;un paese dove non c'è limite di mandati,dove i cittadini non scelgono i loro rappresentanti in modo diretto,dove gli stessi cittadini non hanno la possibilità di effettuare nessuna proposta di legge,nonostante tutto questo sia previsto dalla nostra costituzione.
Insomma un paese dove i diritti dei cittadini previsti dalla costituzione vengono calpestati o aggirati.
Ma questa è democrazia?

sabato 15 maggio 2010

I leghisti, l' inno e l' ignoranza

Secondo alcuni leghisti nell'inno d'Italia ci sarebbe scritto che l'Italia è schiava di Roma.
Leggiamo la prima strofa:
Fratelli d'Italia
l'Italia s'è desta
dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa
dov'è la vittoria
le porga la chioma
che schiava di Roma
iddio la creò.
L'elmo con cui l'Italia si cinge la testa è l'elmo di Scipione che sconfisse Annibale,
poi l'inno continua dicendo che la vittoria è schiava di Roma e che quindi deve porgerle la sua chioma (nell'antichità alle schiave venivano tagliati i capelli),viene rimarcato che è Iddio stesso a creare la vittoria come schiava di Roma e quindi dell' Italia intera.
questa la spiegazione del nostro inno in cui ci sono passaggi meravigliosi e toccanti come ad esempio:
giuriamo far libero il suolo natio,uniti per dio,chi vincere ci può?
stringiamoci a coorte,siam pronti alla morte,siam pronti alla morte,l'Italia chiamò
ricordiamoci che lo stesso Mameli morì ventiduenne in un incidente durante la difesa della repubblica romana.
chiarito il significato del nostro inno rimangono altri e più inquietanti quesiti:
come possono persone così ignoranti fare i ministri del nostro parlamento?
come mai queste persone non sono state indagate e processate per vilipendio alla patria?
rimane solo da sperare che davvero i fratelli d'Italia si sveglino,indossino l'elmo di Scipio e facciano libero il suolo natio,libero da questo manipolo di corrotti, collusi e pure ignoranti.

giovedì 21 gennaio 2010

Clamoroso:via Craxi esiste già

Stiamo assistendo in questi giorni ad un incredibile tentativo di riabilitare il nome di Craxi,tg,giornali e altri mezzi d'informazione hanno avuto il coraggio di dire che Craxi è morto in esilio.Usare la parola esule per Craxi è totalmente improprio e sbagliato.L'esilio è una forma di confino decisa dalle istituzioni di un paese verso un determinato individuo.nessuna istituzione italiana ha mai mandato in esilio Bettino Craxi,fu lui a scappare dall'italia per evitare il carcere,la parola giusta è quindi latitante non esule.questo almeno secondo la lingua italiana.
Molte sono state le polemiche dopo la proposta del sindaco di milano Letizia Moratti di intitolare una via all'ex latitante Bettino Craxi,peccato che nessuno si sia accorto che via Craxi esiste già,anzi ne esiste più di una,sei per l'esattezza.una a valmontone(roma),altre tre in puglia (lecce e foggia) e due in calabria (cosenza)
Forse queste vie vogliono essere un tributo a Craxi per aver dato l'esempio a quegli italiani arrivisti e disposti a tutto in nome del dio denaro:Craxi gli ha mostrato come si fa e quindi loro gli danno il dovuto omaggio.
D'altronde molti tra politici e pseudogiornalisti lo hanno definito un grande statista,così come degli assassini definirebbero "un grande professionista" un assassino più bravo di loro allo stesso modo i moderni corrotti definisco Craxi "un grande statista".L'unica differenza è che,in questo caso,gli allievi hanno superato il maestro,i moderni corrotti stanno infatti riuscendo a legalizzare la loro corruzzione imbavagliando e immobilizzando l'unico organo in grado di minare la loro impunità:la magistratura.

lunedì 7 dicembre 2009

Manca la carta:un documento storico stava per essere perso

Manca la carta alle forze dell'ordine,persino un reparto speciale come quello delle scorte è costretto a riciclare.ecco perchè stava per essere perso un documento storico come l'ordine di servizio della scorta di Giovanni Falcone,proprio quello del giorno dell'attentato.
Ecco la lettera scritta da Marini Antonello assistente capo istruttore dell'ufficio scorte di Palermo:

LETTERA APERTA Palermo, li 1 dicembre 2009
l'ingratitudine

Il sottoscritto Ass. C.po della P. di S. MARINI Antonello, fa presente quanto segue: Domenica 29 novembre verso le ore 21,00 circa, mi trovavo presso l’armeria del Reparto Scorte, notavo un giovane collega avente in mano un “Pappello” di moduli in carta riciclata, quando in quel momento fui colto da un irresistibile necessità di ispezionare quei fogli, come colto da un irresistibile richiamo chiesi al collega di mostrarmeli, quindi estrapolandone dal mazzo uno in particolare, con grande stupore e meraviglia condivisa dai colleghi presenti, notai immediatamente che si trattava dell’ordine di servizio ORIGINALE del 23 maggio 1992, e più precisamente l’ordine di servizio della Quarto Savona 15 e 15 Bis. Proprio lei la Scorta del Giudice Falcone, l’ordine di servizio del giorno della strage, ed ebbi la sensazione che quel foglio, mi avesse in qualche incomprensibile modo chiamato. Faccio presente che di tale fatto, al termine di un breve interminabile emozionantissimo e commovente silenzio, è seguita una condivisa manifestazione di rabbia e grande risentimento, nell’essersi resi conto che un documento di inestimabile valore, quale prova inconfutabile per coloro che portano il ricordo sincero nel cuore, che il 23 maggio sia realmente esistito e che quegli equipaggi erano reali, ecco, L’ORDINE DI SERVIZIO PER IL QUALE SONO ANDATI A FARE IL LORO DOVERE per l’ultima volta. Non siamo riusciti a comprendere come abbia potuto quel prezioso reperto, finire nella carta riciclata, ECCO SCUSATE L’IGNORANZA, LA SCARSA INTELLIGENZA, SE VOGLIAMO LA NOSTRA STUPIDITA’ MA NON RIUSCIAMO A COMPRENDERE, come quel documento con quei nomi, sia diventato spazzatura e del perché invece, innumerevoli colleghi abbiano immediatamente sentito la necessità la voglia, di fotocopiare, con la fotocopiatrice di reparto, con la carta di reparto, con quella carta tanto preziosa bianca che si deve risparmiare, e se qualcuno pensa che questo sia stato un abuso o un comportamento illegittimo perche noi, perche io cercassi di salvare la memoria del foglio, di quel foglio di quel maledetto giorno, faccio presente che in quel momento ero il più alto in grado e ho autorizzato tutto io, e che mi assumo tutta la responsabilità di legge e regolamento, ecce homo, ecco il petto, come io e i ragazzi delle scorte siamo abituati a mostrare sempre, quando usciamo di servizio con i CESSI DI AUTO che ci date per lavorare, mentre le personalità e soprattutto i politici hanno le auto blindate alla moda, VIP ultimo modello, sedili in pelle e tutti gli optional, confort e soprattutto ben BLINDATE, tanto per loro si, che non sono mai soldi sprecati. Parole pesanti? Be non girerò la faccia facendo finta non vedere e non capire, io sono delle Scorte, e la paura io non la conosco più, me l’hanno rubata il 19 luglio del 1992. Qualcuno pretende dai dipendenti Pubblici un GIURAMENTO, ma prima di far giurare gli altri, che li mantenessero loro i giuramenti, come quello che ci avevano fatto per bocca del ministro dell’interno e del capo della Polizia, dopo le stragi, che a Palermo, mai più, mai più, avremo lavorato senza auto blindate. BUGIARDI, BUGIARDI. Quante brillanti carriere a tutti i livelli, più splendenti delle comete, quanti elogi encomi, persino chi ha salvato il gatto della nonnina sul ramo dell’albero è stato encomiato. Agli uomini che salivano sulle croma e alfettone blindate, quando c’era da sporcarsi le mutande e pochissimi volevano fare quello sporco lavoro, nessuno ha mai, detto neppure grazie. Perché andare avanti, davanti a tanta ingratitudine? Per il solito maledetto motivo di sempre, perché questo è il nostro “sporco” sacro lavoro, perché non saremo mai da meno ai nostri EROI e mai li disonoreremo. Signor Questore la prossima volta che qualcuno decide di premiare qualcuno, mi dia l’opportunità di farle presente qualche nome di ragazzi delle Scorte, e giuro davanti a Dio che sono uomini che se lo meritano davvero per la devozione, il coraggio lo spirito di sacrificio con il quale anche oggi continuano a proteggere nonostante mai come oggi il livello di sicurezza per la pelliccia dei ragazzi delle scorte sia stato così basso veri bersagli facili e mi chiedo perché? Si parla tanto di valori, di ideali, ecco noi li abbiamo fatti nostri, ma per condividere certe cose, occorre avere oltre alla voglia di far carriera e mettersi in evidenza, anche una capacità dell’anima che si chiama SENSIBILITA’ quella che è mancata, nel far circolare ciò di cui abbiamo illustrato e non accorgersi o non aver previsto che, tra la carta straccia c’era qualcosa, che per chi ha questa capacità, la SENSIBILITA’ avrebbe quantomeno fatto girare qualcosa, nello scoprire, che per quello che qualcuno considerava solo carta, carta da riciclare, non riuscendo a capire, che per quel foglio, considerato spazzatura, potesse esserci qualcuno disposto a dare e rischiare tutto quello che ha, come avevano già fatto i suoi compagni a maggio e a luglio del 92. Quel foglio mi ha chiamato, era l’originale ed ora è mio, perche l’ho raccolto dai rifiuti e non lo darò mai a nessuno che io non voglia. Forse qualcuno pensandoci meglio, si renderebbe conto che dovrebbe chiedere scusa, e quel qualcuno non sono io.

giovedì 3 dicembre 2009

Morti sul lavoro:incidenti o omicidi?

Sono 490 le morti sul lavoro nel primo semestre del 2009 (dati inail).
Seppure in calo del 12,2% si tratta sempre di 490 persone morte,490 vite spezzate,490 famiglie distrutte e molti bambini rimasti senza un padre o una madre,insomma,un bollettino di guerra.
C'è da chiedersi quante di queste morti si sarebbero potute evitare,quante sono dovute alla mancanza del rispetto delle norme antinfortunistiche.
Emblematico è il caso della Thissenkrupp dove un incendio uccise sette persone:nessuno potè aiutarli,gli estintori erano scarichi.
Come mai in italia il mancato rispetto delle norme antinfortunistiche non è reato?
Come mai i datori di lavoro che non rispettano queste norme non vengono perseguiti,se non dopo un grave incidente?
Forse perchè ,a volte,pagano le tasse?come se pagando le tasse acquisissero la licenza di uccidere.
Questi assassini impuniti continuano a proliferare nel nostro paese lasciando alle loro spalle una scia di morti e di tragedie,molte volte annunciate.
I politici non fanno niente per fermare questa strage,diventando così complici di questi omicidi.
Ormai è chiaro il valore che questa gente dà alla vita dei lavoratori:euro 1200 al mese.in italia per questa somma un datore di lavoro può uccidere i suoi dipendenti.
Ma questo è un paese civile!?