martedì 1 dicembre 2009

Dalla sentenza Dell'utri alle nuove rivelazioni dei pentiti

Sono di questi giorni le rivelazioni del pentito Gaspare Spatuzza sui rapporti tra forza italia e cosa nostra.
Spatuzza ha riferito ai magistrati che all'inizio degli anni 90 la mafia cercava dei nuovi referenti politici che potessero garantire l'abolizione delle leggi antimafia più dure.
Spatuzza ricorda che i fratelli Graviano (boss del quartiere brancaccio il cui clan è responsabile delle stragi di Falcone e Borsellino) gli dissero di aver trovato chi gli offriva garanzie riferendosi ad un imprenditore milanese (Berlusconi) e che dentro c'era anche un "paesano" ( Dell'utri) .
A questo si aggiunge il fatto che Berlusconi, anni prima, assunse un altro boss (Vittorio Mangano)
come stalliere nella sua villa di arcore.
Su Dell'utri invece pende già una sentenza di primo grado con condanna a nove anni di reclusione
per concorso esterno in associazione mafiosa.
Ad alimentare ulteriori sospetti, se mai ce ne fosse bisogno,ha contribuito la reazione degli interessati che hanno tentato di screditare i pentiti.
Pensate cosa succederebbe a mettere in dubbio le accuse dei pentiti,ricordiamoci che anche Riina e Provenzano sono stati condannati sulle accuse dei pentiti.
Inoltre questo governo sta tentando ormai da mesi di eliminare i processi a carico di Berlusconi
con leggi assolutamente anticostituzionali.
Concludo con una semplice riflessione : un uomo innocente ha interesse a farsi processare, il colpevole a sfuggire al processo.

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